Scienze
Una difficile stagione influenzale. Tutto quel che c'è da sapere per informarsi correttamenteIl ruolo della variante A/Bolzano/07/2016 variante 3c.2a1
Siamo alla fine del mese di dicembre 2016 e sembra che l'influenza stia mettendo molte persone ko. Lo si nota dai posti vuoti alle cene prenotate per le festività, lo si nota parlando con parenti ed amici. Anche influnet, che raccoglie campioni per quanto riguarda l'influenza, ne rende conto, con un deciso aumento dei casi in anticipo rispetto agli anni precedenti.
Ci si trova già in fase epidemica, ma non è tanto questo a dare il senso di una stagione che potrebbe essere difficile. Il vaccino non è solo un mezzo per proteggere chi si vaccina, ma per controllare maglio la diffusione dell'epidemia. In questo caso se leggiamo la situazione europea per la settimana scorsa(aggiornamento 21/12)
3 ceppi H1N1pdm09 analizzati sono risultati correlati al nuovo ceppo
A/Michigan/45/2015 (sottogruppo 6B.1), recentemente raccomandato nella
composizione vaccinale per l’emisfero Sud (stagione 2017);
62/145 (42,7%) ceppi H3N2 caratterizzati sono risultati appartenere al
sottogruppo 3C.2a (A/Hong Kong/4801/2014), 82/145 (56,6%) al nuovo
sottogruppo 3C.2a1 (A/Bolzano/7/2016) ed 1/145 (0,7%) al sottogruppo 3C.3a
(A/Perth/16/2009grA/Switzerland/9715293/2013);
6 virus di tipo B sono stati analizzati; di questi, 2 appartenenti al lineaggio
Yamagata sono risultati correlati al ceppo B/Phuket/3073/2013 (clade 3),
mentre 4 appartenenti al lineaggio Victoria, sono risultati correlati al ceppo
B/Brisbane/60/2008 (clade 1A).
in altre parole troviamo 3 ceppi che non sono stati inclusi nel vaccino e ancora più in particolare quello che sta prendendo il sopravvento causando l'epidemia è quello A/Bolzano/7/2016 con oltre la metà dei casi.
E' pur vero che nella 50a settimana si dichiara che il ceppo vaccinale è simile a quello ritrovato, ma in questo campo tra simile e identico c'è una bella differenza, da un punto di vista, si intenda, epidemico, non stiamo parlando di nuovi ceppi, ma di varianti secondarie, rispetto al ceppo vaccinale Hong Kong.
Chiaramente questo rende molto discutibile l'essersi vaccinati, e la raccomandazione di vaccinarsi ora è a mio avviso superflua, sia per i tempo ormai stretti sia per l'evidenza che il ceppo incluso nel vaccino non è identico quello che sta causando l'epidemia influenzale. Io stesso mi sono ammalato di influenza per la prima volta da quando faccio il vaccino, e anche per questo considero normalmente il vaccino uno strumento utile, se usato con criterio.
Altre considerazioni che mi fanno pensare a una stagione tosta dal punto di vista epidemico è che se l'epidemia è esplosa già prima di Natale con l'affollamento dei prossimi giorni assisteremo a un aumento più che esponenziale della curva, con valori di alta incidenza che andranno a cadere proprio all'inizio del prossimo anno, quando sono previste, secodo le prime analisi disponibili molte giornata di freddo con anche la possibilitò di precipitazioni nevose. Questo sbalzo termico e la rigidità climatica incideranno ulteriormente sull'aumento della morbilità, con valori che probabilmente raggiungeranno valori non toccati da molti anni.
In conclusione, questo vuole solo essere un invito a una comunicazione corretta, almeno secondo quello che un non esperto come me, può comprendere, ma potete rivolgervi direttamente a INFLUNET (sono molto pronti e cordiali).
Se però vi ammalate, non è la peste, portate pazienza, e se proprio ci sono complicazioni o soffrite di altre malattie tenete presente che esiste una cura anche all'influenza, anche se per qualche motivo non pubblicizzata, che va al di là dei rimedi sintomatici. Si chiama RELENZA, ed è un antivirale che si somministra in spray.
Nei casi normali, il paracetamolo serve a abbassare la febbre, preso in dosi di non oltre 1 grammo per volta per non più di tre volte al giorno, se invece prevalgono i dolori potete rivolgervi all'ibuprofene da 400, anche questo per non più di tre volte al giorno, a stomaco pieno. Rispetto ad altri antiinfiammatori è meglio tollerato e dà meno effetti collaterali. Diffidate dalle mille varianti e soprattutto dalle mille pastigliette costose e rivolgetevi casomai a medici, ma preparati. Prima di tutto due cose: bere e riposarsi. Fare gli eroi serve solo a mostrare che c'è del vero nel detto "molto coraggio poco cervello".